lunedì 12 gennaio 2009

Un bagno di casa o la casa per un bagno?


La crescita tecnologica e scientifica han portato, assieme a una crescente cultura sociale, tante novita' positive per noi fortunati abitanti di zone a grossa crescita culturale e civile. La crescita scentifica ha portato la riduzione drastica di malattie che fino meno di 100 anni fa erano letali, le epidemie sono oramai fortunatamente un lontano ricordo, e quasi tutti (tranne le persone povere e sfortunate) hanno una casa riscaldata, dotata di tutti i confort, di un letto comodo, di acqua potabile in abbondanza, di televisione, di luce autonoma. Riusciamo ad approvvigionarci facilmente, troviamo negozi a pochi passi da casa, scelta di grande livello. Son tutte cose che diamo oramai per scontate, e non ci diamo piu' peso ne importanza, tranne quando si rompe la caldaia o si blocca il bagno di casa. Se ci si ferma un attimo a riflettere, si notera' come le piu' grandi famiglie nobiliari e persino i re avessero poco piu' di un'apertura dal castello per fare i loro bisogni, al freddo e con il loro "popo'" all'aperto. Carta igienica? Bide'? Cose impensabili per l'epoca! Doccia e bagno caldo con bagnoschiuma profumato in casa? Semplicemente un sogno.
Anche nel campo alimentare, a prescindere la genuinita' persa di molti alimenti, le tecniche sia di cottura, che di conservazione che di produzione sono senz'altro di un'altro livello oggi.
Possiamo bere vini che 100 anni fa non bevevano Re e Imperatori (forse tranne Napoleone, che si approvvigionava dei vocatissimi Pinot Neri della Borgogna), pagandoli qualche decina di Euro.
Insomma, siamo fortunati e non ce ne rendiamo abbastanza conto. Tant'e' che la sciagurata natura umana pensa solo al superfluo. Per fare un'esempio, pensiamo a come vengono richieste le case oggi. Fino a 50 anni fa, tutti facevano i loro bisogni nel singolo bagno di una corte.
Oggi, non basta piu' nemmeno il bagno privato della propria casa!
Roba da non credere : alla domanda "avete i doppi servizi" viene riposto spesso il si o il no dell'acquirente. Oppure "ha il garage"? E anche qui, un si o un no fa la differenza.
Ma e' sui bagni che la mia sorpresa e' particolare. Ma come... tutti in famiglia sono soggetti ad attacchi di diarrea nello stesso momento? 50 anni fa un bagno bastava per 50 persone, ora un bagno non basta per 5 ? Per non parlare dello spreco... perche' occupare preziosi e costosi metri quadrati della propria abitazione in ambienti di "scarico" e non primari? Ma oramai e' la spinta del costume sociale a definire standard e regole.
Dovremmo invece semplicemente riprendere possesso del buon senso, capire la differenza tra quel che ci viene imposto da regole subliminali e quel che invece ci porta solo noie e sprechi.

1 commento:

Doctor J ha detto...

Giuro che da stasera mangio un sacco di limoni e non vado piu' in bagno.
:-)