giovedì 28 agosto 2008

Politica e Storia

Ho avuto modo di riflettere molto sui meccanismi sociali e politici, rileggendo gli avvenimenti storici, da 3000 anni fa ai giorni correnti. La cosa sorprendente e' che sembra ci sia sempre un filo comune nelle vicende sociali e politiche, indipendentemente dai luoghi, dal livello culturale, dagli eventi esterni, dalla dimensione di una nazione. Da tempi arcani il potere deve fare i conti con le lobbies, che vanno dai pretoriani dell'antica Roma ai petrolieri, agli armatori, mercanti d'armi, mercanti di materie prime dei nostri giorni. Cosi' come fa i conti con "se stesso", quindi con l'adorazione del potere stesso e dei benefici diretti e indiretti. Mettiamoci anche un po' di mix di piaceri "fisici" come quindi donne (o uomini) e sesso (influente gia' dai tempi di Cleopatra) , e il cocktail delle vicende politiche e' completo. Le regole non scritte ma da sempre stampate e ben conosciute sono i buoni rapporti con chi ha "i soldi" (le lobbies), la creazione di una struttura "blindata" dove un vasto numero di persone (vedi il 95% dei nostri deputati e senatori) deve solo tener buono il rapporto con i rispettivi elettori ed eseguire pedissequamente gli ordini del ristretto "gruppo decisionale" del partito (mi ricorda moltissimo la struttura feudale con Re, Vassalli, Valvassori). Un partito non ha ideali ma li crea a seconda delle convenienze (e oggi dei sondaggi). Chi ha ideali viene "fatto fuori" politicamente gia' alle prime battute. Quindi, quando voto devo sforzarmi a scegliere chi, secondo le mie riflessioni, portera' meno danni. Triste vero? Ma tante'. Io ci credo e sono convinto che la conoscenza sia il primo passo per limitare i danni e migliorare le cose. In ogni caso, consiglio di non "battersi" troppo per un partito. "Battetevi" per gli IDEALI. Non facciamo la fine dei tifosi di calcio!

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