venerdì 1 agosto 2008

Lacrime d'Argento

La nostra societa' e' la prima che storicamente accantona gli anziani (dai tempi romani
fino alla prima meta' del 900 erano al centro delle famiglie).
Trovo questa scelta , da volontario che visita anche gli "ospizi", una vera cattiveria,
una sorta di nuovi goulagh.
E' giusto che questa situazione passi inosservata?
Ho scritto la poesia seguente per mostrare quel che sento dentro al proposito :

Lacrime d'argento

Lacrime gocciolanti di rugiada d'argento, senza rifugio ma felici di niente,
risuonano come fronde al vento,in una tempesta cupa e opprimente
Folli ipocriti e saccenti,senza cuore e senza sentimento,
gettano come rifiuti infetti diademi incastonati in puro argento

Chiedono solo che la propria gente non impedisca loro di amare,
di essere vivi nella nostra mente, e in prigioni oscure non cadere
Il Gatto e la Volpe furbescamente li han chiamati "ospizi",
dove i perche' non trovano risposte, dove la ragione e' sconfitta dai vizi

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